Forra Barbaira
30-31 Luglio 2005 Forra Barbaira e Festa a pianrosso (Viozene)Partecipanti: Riccardo Barbero, Alessandro Vernassa (S.C. Ribaldone) + Atanasio , Erica Ferrari, Stefania Mantero, Stefania Pittaluga, Juri Traverso (G.S. Martel) + Juri Montese (CAI Sanremo)
Alle 8.00 siamo incredibilmente operativi schierati davanti ad un caffè allAutogrill di Varazze.
Senza soste arriviamo nei pressi del posteggio del Barbaira verso la metà della mattina, dove ci aspetta già Juri Montese.
Ci dirigiamo alla partenza sotto un sole cocente del quale faremmo volentieri a meno.
La portata non è delle migliori ma è comunque meglio dellultima forra che abbiamo fatto.
Oggi battesimo di torrente per Juri e Erika.
Guardiamo tutti con un po di sospetto il ponte iniziale e lunico a lanciarsi è Juri M. noi proseguiamo tutti bypassando volentieri il tuffo.
Arriviamo al primo tuffo, piccolo, basso, insignificante. Tutti saltano in sequenza tranne la SteMa che si paralizza. Inutile il tentativo di persuasione di Juri Montese. Circa tre quarti dora dopo Juri e la SteMa sono ancora lì che ne discutono su teorie di trampolini e tuffi a soldatino e tuffi di testa e SPLASH! QUALCUNO le da un calcio nel sedere e il Bradipo è di nuovo in acqua.
Proseguiamo tra calate e toboga in una giornata piacevolmente inondata dal sole, da una compagnia affiatata e da qualcuno che va in giro con la muta rotta ^__^
Calata da 12 metri dove Riccardo a Juri la fanno da padrone divertendosi in sequenza di tuffi mentre gli altri scendono su corda.
E arriviamo così al tuffo da 8 metri: tutti gli ometti saltano, noi donzelle scendiamo su corda. E così femminile ^__^
Saltino da tre metri e stavolta in Bradipo riesce a saltare con un po meno esitazione. [Ho detto UN PO MENO!!!!] Dapprima tentando di mettere la longe almeno sulle stringhe delle scarpe di Juri T. dopo affidandosi allo sguardo a metà tra lo skazzato e il divertito di Atanasio che la osserva da sotto.
E così ridendo e skerzando arriviamo alla parte conclusiva del torrente, fino allultima cascata dove possiamo toglierci le mute e dirigerci poi al sentiero che ci condurrà alle macchina.
Juri M. ci deve purtroppo abbandonare e noi abbiamo giusto il tempo di una doccia e di sistemare lattrezzatura e dobbiamo saltare in macchina, stasera dobbiamo essere a Pianrosso alla festa. E così alle 18.00, affidandoci (malauguratamente per noi) ad Alessandro e al suo fantomatico GPS ci avventuriamo per Pigna alla ricerca della strada che ci conduca a Viozene.
Chilometri di strada in mezzo ai boschi con una varietà di paesaggio davvero degna di nota.
Tra le quali anche un tratto in cui le mucche pascolano liberamente, e il Bradipo se non vuole prenderne una e portarsela al rifugio è costretto ad inchiodare e STUMP! .
Tra risate, Madonne che volano, cacciaviti e cordini riusciamo a sistemare il tutto e a rimetterci in marcia sperando di arrivare a destinazione.
Tre ore dopo siamo ancora in macchina FORSE in prossimità di qualcosa che possa essere vicina a Viozene.
Decidiamo di fermarci a mangiare, oramai è tardi e rischiamo di arrivare alla festa ad un orario indegno e non trovare piu da mangiare.
Ci fermiamo quindi sulla strada , la pizzeria sembra azzeccata: Lultima follia Ma siamo proprio sicuri che sia lultima?!?!?!
Ceniamo tra pizze, rostelle fredde e crude, insalata di plastica e grappa al cioccolato piu un paio di bis di amaro che fanno piombare Juri in uno stato pressoché indecente e qui iniziano a sprecarsi gli unici discorsi di cui gli speleo sanno parlare: o grotte o sesso. Ora, siccome solitamente si parla di cio che non si fa e guardacaso domani andiamo a fare una grotta
[chi vuole intendere intenda e gli altri in roulotte! ^__^]
E così tra grappa al cioccolato e caffè decidiamo di schiodarci da tavola e dirigerci a Viozene.
Qualche minuto dopo posteggiamo le macchine e prepariamo gli zaini con tenda e sacco per dirigerci al rifugio Mongioie.
Piccola sosta per lultimo caffè contornato da un giro di Genepy, casco in testa e si va!
Dopo 10 minuti di marcia incontriamo il cartello che ci indica il rifugio a 30 minuti di cammino. 30 minuti in cui possiamo godere della meraviglia che ci sovrasta, un soffitto di stelle che solo la notte a quella quota puo mostrare, una sensazione di pace con il mondo e sentire assordante il silenzio che ci circonda. E nonostante sia luna di notte, nonostante le nostre gambe siano malferme per la quantità dalcool ingerita, nonostane a quell'ora la salita sembri durissima, nonostante ci sia la prospettiva domani di svegliarsi comunque allalba, nonostante tutto siamo contenti e sorridenti di arrancare su per quella salita che ci condurrà al Rifugio.(e una voce da dentro mi dice: MA ALLORA SEI PROPRIO PIRLA!!!)
E dopo 30 minuti iniziamo a sentire la musica e i nostri nasi inebriati da un aroma di vino e divino vengono condotti a braccetto per gli ultimi metri che ci separano dal rifugio.
Decidiamo: o montiamo le tende adesso o le montiamo dopo con il rischio di non riuscirci (o per lo meno riuscirci peggio che in QUESTE condizioni)
Optiamo per la prima ipotesi.
E così dopo numerosi tentativi decidiamo di non mettere il sopratelo se vogliamo riuscire ad entrare dentro la tenda.
Almeno mezzora dopo siamo già armati di bottiglia e piattini indefiniti.
La serata prosegue tra: la StePi che si addormenta su una panchina, Juri che ci prova inesorabilmente con due bionde ma il fatto di avere un gatto in bocca non aiuta, Atanasio che si lamenta del vino, la Erika e Ale la Erika e Ale? Dove cavolo sono la Erika e Ale? Va beh lasciamo perdere La SteMa e Ricci che parlano fitto fitto con lunico problema che uno parla di una cosa e laltro gli risponde tuttaltra, praticamente un dialogo tra sordi Salvo poi riprendersi nel momento in cui vola uno skiaffo! ^__^ Riprendersi oddio la SteMa viene portata alla tenda a braccetto non riuscendo a reggersi sulle sue gambe e riesce a fiondarsi in tenda per miracolo centrando pure il sacco! Un vero miracolo.
Ricci non è da meno e Juri e Atanasio sparano una raffica di c@zzate degne davvero di nota, peccato che nessuno di noi sia in grado di ricordarle!
Qualche minuto ancora di delirio e dopodiché sveniamo tutti in un sonno profondo fino al mattino.
Lultima ad uscire dalla tenda è la SteMa che alle 11 sta letteralmente cocendo dentro il sacco e decide di strisciare fuori alla ricerca di un caffè che la svegli da quel torpore misto di sonno e sbronza e nel tentativo di togliersi la felpa che si ritrova al posto della lingua. Le condizioni degli altri non sono migliori.
Davanti a caffè e succo darnacia (è incredibile come il succo darancia metta a posto ogni cosa!) ci areniamo sulla decisione da prendere. Sfumata lidea della grotta (cazzarola! Sono le 11 passate!) ci rimane da decidere se andare al mare, rimanere al rifugio e scendere nel pomeriggio o tentare di raggiungere qualche laghetto che ci darebbe lopportunità di bare un bagno e soprattutto di mettere ad asciugare anche le mute che sono in macchina da ieri bagnate e che oramai avranno dentro pure i girini ^__^
Alla fine optiamo per il mare. E così dopo un pranzo a base di polenta con salsiccia e cinghiale, il menu ideale per il 31 luglio, smontate le tende e preparati gli zaini ci dirigiamo alle macchine. Appuntamento alluscita del casello di Varazze.
Alle 17.00 siamo sdraiati al sole.
§La serata si conclude a ristorante davanti a pesce e pizza con un sottofondo di discorsi religiosi che rimarranno in sospeso
Bel week end
Come sempre del resto
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Commenti:
stefania
Juri, -capo dei capi- i prometto che la prossima volta mi tuffo in soli...ehm....facciamo 20 minuti? ^__^
Posso dire ancora una volta che siamo stupendi? ^__^
stefania